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Brand Activation: come vendere attraverso le emozioni

Scritto da

Guendalina
Guendalina

Cover Image for Brand Activation: come vendere attraverso le emozioni

Tutti parlano di Brand Activation, ma sai cosa vuol dire?

In questo articolo ti spiegheremo che cos’è senza usare paroloni o fare giri assurdi. Siamo stufi di leggere articoli che dicano tutto o niente!.

A noi piace essere diretti e chiari, andare subito al succo!

Brand Activation è una fase specifica del processo di marketing, nel quale vengono compiute una serie di azioni ad hoc rivolte ad aumentare la brand awareness. In sostanza consiste nel creare emozioni per aumentare le vendite!

Perché anche se pensiamo di essere cinici e senza un cuore, ciò che ci muove sono le emozioni che siano belle o brutte, sono loro che ci guidano o influenzano!

Quindi per la Brand Activation è fondamentale puntare sul coinvolgimento diretto, se vogliamo usare un termine che piace molto alle agenzie e ai social media manager, la Brand Activation investe sull'engagement!

Gli obiettivi che si propone consistono nell’ AUMENTARE la FIDUCIA delle personas di riferimento nei confronti di un brand, le aziende possono sfruttarla sia per lanciare dei servizi sia per promuovere dei prodotti.

Due esempi certi di Brand Activation e uno che potrebbe esserlo, ma ancora troppo fresco per poterlo valutare!

1) Netflix e la sua capacità di coinvolgimento narrativo

Nel CES del 2018, Netflix ha allestito un padiglione in collaborazione con un'azienda di biotecnologie, offrendo ai visitatori l'opportunità di esplorare la possibilità di trasferire la propria coscienza in un corpo nuovo più giovane, bello e sano! Di fronte a questa occasione chi non si sarebbe fermato?! I presunti impiegati dell'azienda hanno raccolto numerose email promettendo ulteriori dettagli il 2 febbraio.

La mente geniale e creativa del team marketing di Netflix, ha orchestrato tutto questo per promuovere "Altered Carbon" che sarebbe uscita proprio il 2 febbraio. Dal genere cyberpunk, la serie dipinge un futuro situato circa 300 anni avanti a noi, in cui la coscienza delle persone può essere caricata su un supporto digitale e trasferita in nuovo corpo.

L'obiettivo della campagna era di far vivere alle persone un’esperienza a 360 ° nell’universo futuristico della serie.

2) Revolve festival e l’obiettivo di suscitare invidia ed esclusività

Si può aumentare il proprio incremento attraverso una strategia che suscita invidia?

La risposta è sì! È quello che ha fatto Revolve festival attivando strategie di Brand Activation sia online che offline. Ogni anno, il Festival ingaggia diversi influencer e invita gli esponenti più importanti dell'industria musicale. In questo modo, gli invitati sponsorizzano l'evento aumentando così l'interesse, ma anche la curiosità. Una volta concluso il festival, condividono i momenti più coinvolgenti sui loro social.

Suscitando, così, nei clienti di Revolve delle emozioni come l'esclusività, poiché non è aperto a tutti, ma anche invidia perché ti porta a desiderare un qualcosa che vorresti, ma al momento non puoi. Il CEO di Revolve ha dichiarato che grazie a questo tipo di strategia le sue entrate sono aumentate del 70%.

Il punto della situazione!

La Brand Activation ha tante vie: lo sanno bene le librerie (Feltrinelli e Mondadori ad esempio) che organizzano eventi con autori o cantanti. In questo modo, nell’immaginario collettivo, il brand diventa un punto di riferimento dove poter incontrare il proprio artista preferito. Ma anche il digitale può essere un campo d'azione tramite l’influencer marketing e la tanto amata o odiata realtà aumentata, facendo vivere delle esperienze all'utente e instaurando un legame forte e duraturo con il cliente.

Questi erano due esempi certi, ma non vogliamo fermarci qui!

La nostra curiositá si è imbattuta nello spot di Natale che ha vinto in ANTICIPO il premio come miglior pubblicità natalizia del 2023!

Il pub dell'Irlanda del Nord, Charlie's Bar di Enniskillen con solo 700£ e un Iphone, ha realizzato uno spot con l’obiettivo di comunicare che Natale sarebbero rimasti aperti. Se non sapete di cosa stiamo parlando:

È la mattina di Natale, un uomo anziano esce di casa e porta un mazzo di fiori al cimitero per omaggiare qualcuno di caro. Sulla strada del ritorno prova a interagire con i passanti: due ragazze e un uomo che legge il giornale sulla panchina, ma tutti lo ignorano.

Da solo decide di entrare in un pub, il Charlie's Bar naturalmente, e da solo ordina una birra. Ciò che viene emerso nelle persone fino a questo momento è: empatia, tenerezza, tristezza per il povero nonnino rimasto da solo a Natale, magari anche rabbia nei confronti della società... insomma fa riflettere, ma non è tutto. Fortunatamente non finisce male come La La Land e c’è un lieto fine… scusa per lo spoiler! 

Al bancone c'è una coppia con un cane e non serve molto tempo che quest'ultimo si avvicini al protagonista dello spot per farsi coccolare spingendo i fidanzati a sedersi con l’anziano e fare due chiacchiere con lui.

Lo spot si conclude con un brindisi e una citazione di William Bluto Yeats sull'amicizia: "there are no strangers here, only friends you haven't yet me” e un loro messaggio: “Il Natale può essere un periodo gioioso per alcuni e dolorosamente difficile per altri. Una cosa è certa: riceverete sempre un caloroso benvenuto quando varcherete le nostre porte. Saremo aperti anche il giorno di Natale, quindi se siete soli in questo periodo di festa, passate a trovarci per una chiacchierata".

Ad aumentare il carico emotivo ci pensa il brano "People Help the People."

Questo spot, da una semplicità sorprendente girato con un Iphone, non coinvolge il pubblico direttamente facendo vivere un’esperienza, ma lo coinvolge emotivamente. E adesso anche qui in Italia conosciamo l'esistenza di questo pub dell'Irlanda del nord, sappiamo che è aperto a Natale ed è un ambiente accogliente.

A nostro parere l’obiettivo della campagna è stato raggiunto.

Cosa abbiamo imparato da questo articolo?

Attraverso le emozioni e coinvolgendo il pubblico si possono creare strategie di marketing che aiutano il tuo brand, basta semplicemente capire quale emozione toccare.

E tu, a quale sentimento punteresti?

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